martedì 19 luglio 2016

I Favolosi anni 50


I mitici anni 50

 

Si dice Anni ’50 e si pensa  subito ( perlomeno io…)   alle favolose Pin-up e a Marilyn Monroe che hanno segnato il passaggio esplosivo della donna come “oggetto “ di bellezza e di femminilità!!!  . Bellezze cariche di pura e ingenua sensualità, con un look che riscopriva ed evidenziava le morbidi curve simbolo di femminilità,. Gli anni '50 riportano in vita la moda in tutto il suo splendore.
Il mondo è travolto dall'incredibile ciclone del "New Look" dello stilista francese Christian Dior e Parigi, diventa la capitale della moda.
La linea della moda femminile cerca di richiamare le curve della donna con abiti che scoprono le spalle ed hanno ampie scollature per mettere in risalto il seno. La vita ritorna ad essere sottilissima e le gonne sono voluminose e gonfie.
Sul finire degli anni ’50 arriva in tutte le sale da ballo il rock’n’roll che segna una nuova moda: gonna larga e reggicalze per lei e brillantina per lui.

Negli anni ’60 c’è una grande novità per la moda femminile, nasce infatti la minigonna, disegnata dalla stilista Mary Quant.
Protagonista assoluta è dunque la minigonna, o comunque i mini vestitini.
Con l’arrivo della minigonna si diffondono anche i collant prodotti in ogni tonalità di colore.
Anche la biancheria intima si riduce quindi al minimo, e le calze sono sostituite da questi collant colorati.
La donna proposta sulle passerelle è la famosa Twiggy, ragazza pelle e ossa.
La pop-art influisce sulla realizzazione dei motivi fantasia sui mini-abiti e il colore torna ad esplodere.
I capelli si portano lunghi e lisci.
I jeans sono diffusissimi e la moda diventa sempre più unisex.
In questi anni, alla alta moda, si contrappone una moda che non viene più dalle sartorie, ma dalla strada, e l'etnico domina su tutto: gli hippies sono i primi a rifiutare il consumismo e indossano giacche di camoscio, bandane e collane di perline. La libertà morale e sessuale veicolata dagli hippies (“fate l’amore non fate la guerra”) determina un grosso calo nell’uso della biancheria intima.

Negli anni ’70 invece, tutto ciò che è stato di moda negli anni ’60 perde velocemente di significato, a partire dal modo di vestire: le minigonne si allungano e la biancheria intima ritorna ad essere utilizzata, con la creazione di nuovi accessori e sottabiti adatti alla nuova donna attraente e sessualmente più libera.

 

 
Anche la musica come la moda ha segnato un epoca che resterà per sempre impressa nella storia e se uno pensa a quei anni il pensiero automaticamente cade sul mitico  Elvis Presley, giusto appunto a partire dal 1954 diede la scossa la mondo musicale , quella magica scintilla , scaturita dall’unione del rithm'n blues e il country , è certo stato l’avvenimento musicale più importante di quegli anni, ma sicuramente non il solo.
Innanzi tutto occorre tener presente che il periodo che genericamente chiamiamo “anni 50” potrebbe andare dalla fine della seconda guerra mondiale , fino al 1963, anno in cui i Beatles avviarono ala seconda grande rivoluzione musicale. Quei quindici anni furono cruciali nella storia di tutta la musica e non solo del Rock. Certo , l’avvento del rock’n roll fu la più grande rivoluzione vissuta della musica giovane, ma tutte le note che uscivano in quel periodo dalle radio e dalla neonata TV avevano Qualcosa di elettrizzante.
Pensiamo al Jazz che vide in questo periodo il debutto di musicisti fondamentali per gli anni a venire come Miles Davis,Lionel Hampton o Woody Herman, alla colorata esplosione di suoni latino americani di Perez Prado, Herry Belafonte, Xavier Cugat o Tito Puente, alle suadenti melodie  di Cole Porter ,Pat Boone, Nat King Kole, e dell’eterno Frank Sinatra, ai terminati dei Platters, alle chitarre di Duane Eddy al country di Jonny Cash o Conway Twitty.
E, ancora al  rithm'n blues di Sam Coke, Ray Charles o Ben E king o al blues di Bo Didley, John Lee Hooker e Muddy Waters, ai grandi musical (“Tutti insieme appassionatamente”, “West Side story” e “Il re ed io”) …..
Insomma, non solo il rock’n roll di Bill Halley, Little Richard, Chuck Barry o Jerry Lee Lewis
come si vede.
E tutto questo solo in America , ma anche nella vecchia Europa si respirava aria  di rinnovamento.
La Francia Teneva a battesimo musicisti che avrebbero insegnato al mondo come coniugare melodia e testi importanti (Charles Trenet,Boris Vian,Charles  aznavour, Gilbrt Becaud), accanto a grandi interpreti ( Edith Piaf, Juliette Greco); in Germania Kurt weill e Berthold Brecht proponevano un modo nuovo di fare musica e teatro; in Inghilterra il genere ritmato “skiffle” e artisti come Cliff richard, Lonnie donegan, Bob Cort o i Tornados (Comunque grandi debitori, alla , musica d’oltreoceano)  Stavano preparando la strada alla venuta dei Beatles.
L’Italia che stava faticosamente riprendendosi dal disastroso sito bellico e che solo dopo alcuni anni avrebbe vissuto il proprio Boom economico, cercava una propria  identità musicale.
La fine della guerra aveva portato nel nostro paese i soldati Americani e la loro musica, i V disc e le trasmissioni dell’America Forces Network, ma da tutte queste novità non nascerà immediatamente qualche cosa di nuovo, I vari Achille Togliani, Giorgio Consolini, Nilla Pizzi o Carla Boni, fin troppo rispettosi della tradizione , proseguivano la tranquilla  strada di musica leggera , cantata con garbo ed impostazione lirica.
Certo la fine del ventennio e con esso dell’autarchia aveva portato in auge l swing di Natalino Otto, Fred Buscagliene e dell’orchestra di Gorni Kramer.
 Mi viene solo da dire …..Evviva gli anni 50!!!!
(ringraziamo per alcuni  spunti  Moda donna e società di Claudia della Bona e a Barzi.com)
 
 
 

 

Miss Satine

 











Nessun commento:

Posta un commento